Dal 1932 Eduardo De Filippo entró prepotentemente anche nel mondo del grande schermo, sia come attore che come regista (ed occasionalmente anche come sceneggiatore): il suo esordio sul set avvenne con Il cappello a tre punte di Mario Camerini (1934), mentre la sua prima regia fu In campagna é caduta una stella del 1940, di cui fu anche interprete.

La passione per il cinema gli permise anche di riconciliarsi col fratello Peppino durante la malattia di quest'ultimo. Amico e collaboratore di Vittorio De Sica, per Vittorio egli inventò alcuni personaggi divertenti in alcune pellicole (Tempi nostri e L'oro di Napoli) e curó la sceneggiatura di Matrimonio all'italiana (1964), remake di Filumena Marturano, film diretto da Eduardo nel 1951.

Dopo la regia di Spara forte, piú forte... non capisco! del 1966 Eduardo abbandonó temporaneamente il cinema per dedicarsi alla TV, in cui nel 1975 propose quattro commedie scritte da Eduardo e Vincenzo Scarpetta. Tornó al grande schermo solo nel 1984, l'anno della sua morte, interpretando il vecchio maestro in Cuore, diretto da Luigi Comencini e tratto dal libro di Edmondo De Amicis.