Filumena Marturano è una commedia teatrale in tre atti scritta nel 1946 da Eduardo De Filippo e inserita dall'autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. Nella drammaturgia internazionale è uno dei lavori più conosciuti e più apprezzati dal pubblico e dalla critica.

Trama
La scena si apre su Filumena, ex prostituta, e Domenico, furioso, perché è stato appena costretto a sposare la donna, sua convivente da molti anni, che si è finta in punto di morte. Filumena rivela a Domenico la ragione del suo gesto: dare un cognome ai suoi tre figli di cui ha sempre taciuto l'esistenza. Domenico, che intende sposare l'infermiera che ha assistito Filumena durante la finta malattia, affida all'avvocato Nocella lo scioglimento del matrimonio. Filumena confessa a Domenico che uno dei tre ragazzi è suo figlio, ma non intende rivelargli quale per non danneggiare gli altri. Inizia così la lenta trasformazione di Domenico alla vana ricerca dell’identità di suo figlio. Alla fine Domenico cede alle ragioni di Filumena e sentendo che i ragazzi lo considerano loro padre, decide di celebrare nuovamente le nozze alla presenza della sua recente "famiglia".