Io, l'erede è una commedia scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo (Napoli 24 maggio 1900 – Roma 31 ottobre 1984), nel 1942 ed inserita dallo stesso autore nel gruppo di opere che ha chiamato Cantata dei giorni pari.

Trama
Amedeo Selciano è riunito con la sua famiglia, da sempre impegnata in opere di beneficenza e parla dei recenti funerali di Prospero Ribera, che per trentasette anni era stato ospite in quella casa, grazie alla generosità del vecchio Selciano. Si presenta il figlio di Prospero, Ludovico, ed esige cioè il posto del padre, a suo avviso reso improduttivo dalla sfacciata magnanimità della famiglia. La logica del suo discorso, e le minacce, convincono i Selciano ad accogliere Ludovico che, come il padre, subirà le derisioni della famiglia, e otterrà a sua volta l’amore clandestino di una delle donne.