De Pretore Vincenzo è una commedia di Eduardo de Filippo rappresentata la prima volta nel 1957 e inserita dallo stesso autore nel gruppo di opere che ha chiamato Cantata dei giorni dispari.

Trama
Vincenzo De Pretore spiega alla fidanzata Ninuccia, che minaccia il suicidio se non si sposeranno, di voler attendere il giorno in cui potrà darle una vita agiata, e le racconta di essere figlio di un ricco signore, allevato da una coppia povera. Ma per vivere è costretto a rubare, e finisce in prigione. Consigliato da Ninuccia, si sceglie come protettore San Giuseppe e da allora il suo "lavoro" va a gonfie vele. Riconoscente al Santo, ogni volta che un furto va bene, porta fiori e candele al suo altare. Un giorno però viene ferito a morte da una pallottola. Nel delirio, la scena si sposta in Paradiso, dove San Giuseppe intercede presso il Signore, che impietosito dalla sua storia di figlio di padre ignoto, lo accoglie con sé. Mentre sogna, Vincenzo muore nello squallore del Pronto soccorso, con accanto la fedele Ninuccia.