La grande magia, è una commedia in tre atti, scritta e interpretata da Eduardo De Filippo nel 1948 ed inserita dallo stesso autore nel gruppo di opere che ha chiamato Cantata dei giorni dispari.

Trama
Tra gli ospiti dell'albergo Metropole si trova Calogero Di Spelta, deriso per l'eccessiva gelosia nei confronti della bella moglie Marta. L’illusionista Otto Marvuglia, durante il suo spettacolo, finge di farla sparire, in modo da consentirle di incontrarsi con l'amante. Ma Marta fugge definitivamente. A Calogero, che chiede di riavere la moglie, il mago fa credere che la donna è chiusa in una scatola e che potrà riabbracciarla solo se crederà in quella fedeltà, di cui ha sempre dubitato; se aprirà la scatola senza questa fede, non la vedrà mai più. Calogero man mano si lascia convincere. Sono passati quattro anni, la scatola è ancora chiusa ed egli sembra credere che la moglie sia lì dentro: quando Marta decide di ritornare, Marvuglia, la fa riapparire simulando la conclusione dell'esperimento. La donna racconta la verità al marito ma Calogero respinge la moglie, preferendole la scatola dove si preserva la sua illusione.