Il contratto è una commedia in tre atti scritta nel 1967 inserita nel gruppo di opere che ha chiamato Cantata dei giorni dispari.

Trama
Geronta Sebezio vive in campagna, e i contadini lo considerano un taumaturgo. Arriva il brigadiere, accompagnato da un giornalista, che avvertito da lettere anonime, compie accertamenti. Geronta, racconta che la fama gli viene da quando ha "resuscitato", da morte apparente, il suo servo Isidoro. Da allora molti si sono rivolti a lui per resuscitare parenti e il suo studio è pieno d'attestati di gratitudine. Geronta attribuisce il suo potere alla "catena d'amore" che dovrebbe circondare il morto, da parte dei suoi familiari. Infatti ai suoi beneficiati fa firmare un contratto che li impegna ad amare i propri parenti e a trattarli con giustizia nel momento del testamento. Viene poi chiamato dalla famiglia Trocina, che dichiarato morto il capofamiglia, firmatario del contratto, sono pronti a litigare per l'eredità. Geronta, falsamente disinteressato, riesce a metterli d'accordo, intascando parte del denaro. Inoltre consiglia di dare una forte somma al più povero della famiglia che, colpito dalla fortuna, si crede miracolato da Geronta e testimonia della "nuova vita" datagli dal taumaturgo.